Biografia cadorina

Enrico De Lotto

di Giovan Battista Pellegrini

Prefazione al libro: « Gli Spalti del Dio Thor1 »

Il dott. Enrico De Lotto è nato a S. Vito di Cadore nel 1911 ed ha compiuto gli studi universitari a Padova, ove si è brillantemente laureato in medicina e chirurgia nel 1937; ha conseguito un diploma di specializzazione in dermosifilopatia ed ha svolto la sua attività di medico in Africa Orientale dal 1938 al 1940. In questo periodo profuse il suo giovanile entusiasmo nella organizzazione dei servizi sanitari e nella lotta contro terribili epidemie, durante le quali vide soccombere valorosi collaboratori, come il prof. Ernesto Del Favero di S. Vito. Scoppiata la guerra, quando stava per condurre a termine una importante missione scientifica, fu richiamato alle armi. Prese parte come ufficiale medico di una brigata coloniale alla estenuante lotta contro i ribelli abissini. Partecipò alla gloriosa battaglia di Keren, dove un pugno di valorosi arrestò per due mesi il potente esercito inglese. Catturato, conobbe il calvario dei campi per prigionieri del Sudan, dell'India e dell'Inghilterra. Anche durante questa dolorosa parentesi il De Lotto si prodigò, come medico e chirurgo di valore, ad assistere e curare ufficiali e soldati italiani, specialmente in India. Rientrato in Patria nel 1946 si ritirò fra le sue montagne ad esercitare la professione come medico condotto di Domegge e Calalzo. Il De Lotto affianca all'attività di medico, che per lui rappresenta una autentica missione, lodevoli interessi per la cultura ed un particolare amore per la penna. A pregevoli saggi e ricerche di argomento medico il De Lotto ha aggiunto, specie negli ultimi anni, numerosi articoli comparsi in giornali ed in riviste, che toccano i temi più vari, ma che hanno sempre come sfondo il suo Cadore. Egli ha scritto di storia, di alpinismo, di problemi locali e sociali, ecc. ed è particolarmente meritoria la sua collaborazione, con il giovane Giovanni Battista Frescura, agli scavi della stazione paleoveneta e romana di Làgole di Calalzo. Il De Lotto incoraggiò per primo il giovane Frescura nella sua attività di fortunato scavatore. Scrisse per primo sui materiali e sulle iscrizioni di Làgole e ne rivelò, in Italia ed all'estero, con piena ragione, la grande importanza storica, archeologica, epigrafica, linguistica e religiosa. Sui reperti di Làgole e sulle epigrafi discutono infatti ora molti studiosi italiani e stranieri (francesi, tedeschi, cechi, inglesi ed americani). Nel presente volumetto il De Lotto, seguendo l'esempio di altri benemeriti studiosi locali (v. Ronzon, Casal, Bastanzi ecc.) ci presenta una serie di fiabe un tempo diffuse in Cadore e che attualmente si possono ormai difficilmente ascoltare, sia pure dalle persone più anziane. II De Lotto ha colto qua e là, nei paesi cadorini, l'eco lontana e frammentaria di dette leggende — che però possono alle volte essere meno antiche di quanto appaia a prima vista — ormai in via di completa dimenticanza e vi ha ricostruito i presenti racconti intessuti di suggestiva fantasia. Essi potranno dilettare indubbiamente il lettore ed offrire qualche insegnamento, sia pure con la dovuta prudenza, anche allo studioso di folclore.

Giovan Battista PELLEGRINI, Pisa, 15 giugno 1952

Note

1. Gli Spalti del Dio Thor (Leggende cadorine), Enrico DE LOTTO, Casa editrice Antonio Tabacco, Calalzo di Cadore, 1952

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